venerdì 23 dicembre 2016

La storia del Millwall 17 - 1957/1958

Anche la stagione 1957/1958 iniziò nel peggiore dei modi. Il Millwall, come al solito in grave crisi economica, fu costretto a cedere uno dei suoi migliori giocatori, quel Charlie Hurley di cui ho precedentemente parlato. Per averlo il Sunderland sborsò 20.000 sterline. Ossigeno prezioso per le casse del club ma grave perdita di qualità in mezzo al campo. Come se non bastasse, dopo poche partite Anslow si ruppe una gamba e fu costretto a saltare quasi tutta la stagione. Shepherd non fu il solito realizzatore, solo dodici gol in totale, comunque il migliore della sua squadra. Pacey, che avrebbe dovuto dettare il ritmo del gioco in cabina di regia, fu soprannominato "tartaruga" per la sua scarsa velocità. I veterani Johnson e Jardine avevano dato ormai il meglio di se. Anche i nuovi attaccanti, Ron Heckman dall'Orient e Angus Morrison dal Preston North End, si rivelarono poco efficaci sotto porta. Il Millwall utilizzò ben ventinove giocatori, record per tutta la Football League. Furono addirittura quattro i portieri che si alternarono tra i pali, ma nessuno in grado di eguagliare il grande Finlayson. I gol subiti furono 91, quelli segnati 63 con venti giocatori diversi ad andare in rete. Il cammino in F.A. Cup, stavolta, non fu esaltante come nell'annata precedente. Dopo la vittoria con il Brentford, fece seguito una batosta sul campo del Gillingham: 6-1 per i Gills. Il manager Ron Gray diede le dimissioni all'inizio del 1958, ma l'arrivo del vecchio Jimmy Seed non cambiò di molto le cose. L'anno seguente sarebbe partita la riforma dei campionati. La Third Division veniva unificata e non più divisa in due gironi, nord e sud, per ragioni economiche. Si veniva quindi a formare una quarta serie professionistica, la Fourth Division. Il Millwall non riuscì a rientrare nella lista della terza divisione a causa del disastroso piazzamento, 23°, e, non valendo più la regola della re-election, finì in quarta divisione. Una stagione da dimenticare...

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