Il cappellano del Millwall, Padre Owen Beament, ha già cominciato a pregare per il grande match di oggi pomeriggio. É lui stesso a raccontarlo: "Quando giocammo la semifinale ad Old Trafford nel 2004 contro il Sunderland, pregai per tutto il secondo tempo: "Dio ti prego, ci meritiamo questa vittoria, ne abbiamo tanto bisogno. É giusto che il Millwall vinca, e Tu credi nella giustizia!". Quando ci fu il fischio finale, dissi un paio di Ave Maria. So bene che questo si chiama barare, dovrò rispondere di questo nel Giorno del Giudizio". Padre Owen scoppia a ridere. Questo sacerdote 71enne, che indossa con orgoglio il distintivo del Leone vicino al suo collare, segue il Millwall da oltre mezzo secolo. É vicario della Chiesa di Ognissanti a Deptford, nel London Borough di Lewisham. "Il Millwall è una componente vitale nella parte sud-est di Londra - continua il sacerdote - ma purtroppo si continua a fornire un'immagine negativa del club. Si è rimasti agli anni '70/'80 in questo senso, le cose sono molto cambiate invece. I tifosi sono molto impetuosi, è vero, ma vengono dalla classe operaia. Questa è l'anima del Millwall e della sua gente". Se i Lions conquisteranno la finale, reciterà di nuovo qualche Ave Maria? Padre Owen ride: "Oh sì, e mi farò anche un paio di gin tonic. Si gioca in 11 contro 11 e il cuore spesso conta più del denaro. E credo che questo club abbia il cuore più grande di qualsiasi altro club del Paese".
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