Il 7 aprile 1945 il Millwall giocò per la prima volta a Wembley. La finale della Southern F.A. Cup si disputò di fronte a quasi 90.000 persone, un numero impressionante per quel periodo visto che la guerra aveva fatto diminuire drasticamente il numero degli spettatori. Il Millwall, nonostante fosse favorito, giocò molto male e fu sconfitto per 2-0 dal Chelsea. I tifosi dei Leoni non accettarono molto sportivamente il verdetto del campo (si parlò di scarso impegno da parte di qualche giocatore) e diedero vita ad alcuni tafferugli, sotto gli occhi esterrefatti del Re Giorgio VI che stava premiando i vincitori. Con la perdita di tanti giovani uomini durante la Seconda Guerra Mondiale, fu difficile per tutte le squadre tornare alla vita di sempre e per il Millwall lo fu ancora di più: diventò un piccolo club, dopo esser stato uno dei maggiori club d'Inghilterra. Il Den fu pesantemente bombardato dagli aerei tedeschi durante il Blitz di Londra dell'aprile 1943. Una bomba colpì la North Terrace il 19 aprile, mentre il 26 aprile un incendio devastante distrusse la principale tribuna dello stadio. Il Millwall, senza campo di gioco, accettò l'aiuto dei club vicini come il Charlton Athletic e il Crystal Palace e addirittura l'acerrimo rivale West Ham si offrì di far giocare alcune partite dei Leoni all'Upton Park. Il Millwall tornò finalmente al Den, ormai privo di posti a sedere, il 24 febbraio 1944 grazie all'aiuto volontario di tanti tifosi che si prodigarono per il club. Il razionamento dei beni di prima necessità continuò in Gran Bretagna anche dopo la guerra, e per questo il Ministero del Lavoro negò al Millwall il permesso di ristrutturare al meglio lo stadio. Solo nel 1948 il Den fu ricostruito, ma molto diverso da un tempo, su di un solo piano e molto più piccolo.
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