"Alzatevi come leoni dopo il sonno" ha
scritto il poeta Percy Bysshe Shelley. I poeti non sono troppo di casa
nel Sud Est di Londra, ma il Millwall recepì perfettamente questa esortazione.
Il club fu particolarmente colpito dalla Seconda Guerra Mondiale, non solo con
la distruzione dello stadio ma anche con la morte di molti giovani giocatori.
In più altri elementi importanti abbandonarono la squadra: il grande cannoniere
Dave Mangnall, che aveva fatto sognare il Den con i suoi gol, si trasferì al
Queen's Park Rangers per fare l'allenatore, mentre Reg Smith, che nonostante
militasse in una squadra di terza divisione era stato convocato più volte
dall'Inghilterra, si ritirò dall'attività agonistica. E, come lui, molti altri
smisero di giocare. Della formazione del Millwall anteguerra rimasero solo
Benny Fenton e l'irlandese Tom Brolly. Quest'ultimo fu il miglior
giocatore dei Leoni in quel periodo. Il manager scelto per la rinascita fu Jack
Cock, che aveva militato nel Millwall come giocatore. Cock, persona disincantata
e realista, sapeva quello che lo aspettava, la situazione era tutt'altro che
facile. Nella stagione 1946/47 il Millwall si salvò a stento dalla
retrocessione in Terza Divisione. Al Den regnò l'equilibrio: nelle ventuno
gare giocate , furono sette le vittorie, sette i pareggi e sette le sconfitte.
Il Millwall riuscì ad ottenere punti preziosi fuori casa e terminò il
campionato al diciottesimo posto. Una delle delusioni più cocenti si verificò
nel terzo turno della F.A. Cup quando il mediocre Port Vale espugnò il Den
imponendosi con un fragoroso 3-0. I tifosi non presero molto bene questa
debacle e assediarono i giocatori negli spogliatoi fino a tarda notte.
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