Una sequenza di sei vittorie e un pareggio nei
primi mesi della stagione 1958-1959 portò il Millwall al secondo posto nella
Fourth Division appena nata. Quando a novembre arrivò una bella vittoria a York
per 5-2, le prospettive e le speranze per un campionato di vertice erano ancora
intatte. Una settimana più tardi, tuttavia, il punteggio si invertì: il
Millwall perse 5-2 contro il Worcester City (che nel turno successivo farà
fuori niente meno che il Liverpool) e fu eliminato dalla Coppa. Da quel momento
ci fu un lento e inesorabile declino. Nelle successive dodici partite i
Leoni collezionarono solo dieci punti e scivolarono a metà classifica. I grandi
sforzi volti a trovare una squadra vincente indussero il manager Jimmy Seed a
far debuttare quattordici nuovi giocatori. Tra questi si misero in evidenza Joe
Broadfoot, ala diciottenne, e Dave Harper, centro mediano di diciannove anni.
Il Millwall chiuse al nono posto in classifica. Presto, però, il vecchio
Seed rinunciò all'incarico e non fu una sorpresa: aveva più di 60 anni ed era
nel calcio da ormai quaranta (il periodo migliore come manager lo ebbe al
Charlton Athletic). Seed fu sostituito da Reg Smith che aveva giocato con il
Millwall negli anni trenta. Dopo la guerra, Reg aveva allenato in Scozia, Falkirk
e Dundee United. Aveva poi avuto contatti con il solito Charlton, ma alla fine
aveva optato per il club della Cold Blow Lane. L'inizio di Smith fu
scoppiettante. Nelle prime diciannove partite del campionato 1959-1960 il
Millwall rimase imbattuto, eguagliando il record del Liverpool, mai sconfitto,
appunto, fino alla 20° giornata. Di queste diciannove partite, ben undici
terminarono con un pareggio grazie ad una difesa impenetrabile, che aveva il
suo punto di forza in Reg Davies, proveniente dal Walsall, miglior portiere del
club dopo la partenza di Finlayson. Fu il Notts County ad interrompere la serie
positiva del Millwall, battendolo per 2-1 nonostante le straordinarie parate di
Davies, che neutralizzò anche un penalty. Una settimana più tardi ci fu il
"Dramma di Bath": nel primo turno della F.A. Cup i leoni furono
battuti 3-1 dal modestissimo Bath City, formazione di non-league e uscirono
mestamente dalla manifestazione. Per completare un pomeriggio così triste ci fu
anche il grave infortunio di Joe Wilson, che era arrivato in estate dal Celtic
di Glasgow. Il Millwall, comprensibilmente sotto shock, rimase comunque in
corsa per la promozione fino alla fine grazie soprattutto ai gol dei suoi
attaccanti più forti, il giovane Broadfoot e il veterano Alf Ackerman. Il
fittissimo calendario della Quarta Divisione, però, risultò fatale al Millwall.
A causa di diversi recuperi, i Leoni giocarono molti match a distanza
ravvicinata proprio nella parte decisiva della stagione. Dopo aver battuto il
Torquat United nel giorno del Venerdì Santo, i giocatori affrontarono un lungo
viaggio a Crewe dove furono sconfitti 2-0 appena il giorno dopo l'incontro
del Den. Poi il lunedì, sul campo del Torquay, solo un rigore parato da Davies
evitò una nuova sconfitta (tre partite in soli quattro giorni! Oggi sarebbe
impensabile...). Cinque giorni dopo il Millwall regalò un'altra
incredibile pagina di storia. Sotto di un gol contro il Chester City a venti
minuti dalla fine, fu trascinato dal suo veemente pubblico e vinse 7-1! Ma la
stanchezza si fece sentire e due giorni più tardi ci fu la decisiva sconfitta
di Southport. Il Watford riuscì ad approfittarne e si piazzò al quarto posto,
ultima posizione utile per la promozione. Smith ebbe comunque la soddisfazione
di vedere la sua squadra segnare 84 volte in quaranta partite su quarantasei,
con Ackerman miglior marcatore con 18 gol, seguito da Barry Pierce, 17,
Broadfoot, 15, e Wilson con 11 reti. Nonostante l'oblio della Fourth Division,
il Millwall non perse mai il suo caldo e generoso pubblico: la media spettatori
fu altissima, 15.000 presenze, a dimostrazione che la gente del Den era un
punto fermo su cui poter sempre contare.
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