Il giorno dopo la retrocessione in Fourth
Division, Billy Gray diede vita ad una vera e propria rivoluzione, epurando
quindici membri della rosa, sui ventinove a disposizione. Tra i
"cattivi" figuravano, tra gli altri, David Jones, Pat Terry, Joe
Haverty, Des Anderson e John McLaughlin. L'intento, neppure troppo nascosto, fu
quello di cedere i vecchi senatori fedeli al precedente manager, Ron Gray. Le
parole del presidente del club, Mickey Purser, furono durissime. - Dobbiamo al
più presto uscire da questa situazione e lasciare la quarta serie o potrebbe
essere davvero la fine del Millwall - disse mister Purser, gentiluomo
all'antica. Durante l'ultima partecipazione alla Quarta Divisione, risalente
alla stagione 1961-1962, la media spettatori casalinga era stata di 11.583
unità, mentre nelle partite fuori casa si arrivava solo a 6.022 tifosi. Questo
faceva sì che il Millwall guadagnasse più di tutti gli altri club in termini di
entrate al botteghino. Però tutto cambiò quando fu approvata dalla Football
Association la riforma che prevedeva l'equa divisione dell'incasso tra le due
squadre che giocavano la partita. Inoltre la Fourth Division 1964-1965 era
composta interamente da formazioni del Nord dell'Inghilterra e delle Midlands,
con le sole eccezioni dell'Aldershot e del Gillingham. Questo rappresentava un
ulteriore salasso per il club di Cold Blow Lane. Il Millwall, che tornava
finalmente ad indossare la classica maglia blu dopo alcune stagioni "in
bianco", esordì in casa contro il Torquay United. Sotto di due gol dopo il
primo tempo, i Leoni ebbero una grande reazione e riuscirono ad acciuffare il
2-2 finale con una prova tutta cuore e coraggio. Questo risultato,
all'apparenza parzialmente deludente, sarebbe invece diventato significativo
due stagioni più tardi. continua
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