Raggiunta
la tanto agognata, e assolutamente non scontata, promozione in Third Division,
il manager Billy Gray ritornò sulla sua intenzione di abbandonare il mondo del
calcio, e decise di rimanere con il Millwall per tentare una nuova impresa. La
rosa della squadra, mantenuta sostanzialmente invariata nella propria ossatura,
fu rinforzata da due prestigiosi arrivi: l'attaccante George Jacks dal Q.P.R. e
Bill Dodgin proveniente dal Fulham. Dodgin, roccioso ed esperto difensore,
aveva anche il compito di affiancare Gray nella preparazione atletica della
squadra. Il Millwall cominciò la stagione superando al Den il Workington con il
punteggio di 2-0. Match da ricordare per una novità assoluta: la prima
sostituzione durante una partita. Jacks, infatti, entrò nel secondo tempo al
posto dell'infortunato Jones. Nelle prime sei partite, la porta del Millwall
rimase inviolata in ben cinque occasioni. Merito di una difesa attenta e molto
organizzata, composta da Gilchrist, Cripps, Snowdon e Wilson, ma soprattutto
grazie alle grandi parate di Alex Stepney, ormai nel mirino dei grandi club
d'Inghilterra e anche, nonostante militasse in Terza Divisione, della nazionale
inglese. Proprio nella metà degli anni sessanta, cominciò a diffondersi alle
partite del Millwall un fenomeno nuovo e assai preoccupante: gli Hooligans. Il
pubblico del Den era sempre stato caldo e visceralmente innamorato della
propria squadra, a volte fino all'eccesso. Lo stadio sulla Cold Blow Lane
deteneva il poco invidiabile primato di turni di squalifica, ma dovuti più che
altro ad invasioni del terreno di gioco, senza alcuna conseguenza per giocatori
e tifosi avversari (molto pochi per la verità). Non parliamo poi di coltelli,
bastoni e quant'altro, assolutamente sconosciuti all'epoca. Inoltre gravi episodi
di violenza in trasferta non se ne ebbero fino, appunto, a quel fatidico 6
Novembre 1965. Il Millwall era di scena al Griffin Park, stadio del Brentford.
Dopo il gol di Curran che portava in vantaggio i Leoni 2-1, dal settore
festante dei tifosi del Millwall fu scaraventata una bomba a mano nell'area di
rigore dei padroni di casa. Il portiere biancorosso Chic Brodie raccolse
l'ordigno, fortunatamente innocuo, e lo gettò nella rete della propria porta.
Un inserviente addetto al campo raccolse la granata, la mise in un secchio
pieno di sabbia e la portò alla vicina stazione di Polizia dove venne appurata
l'assoluta non pericolosità dell'oggetto in questione. La maggior parte della
gente presente allo stadio non si accorse di nulla, ma l'indomani i giornali
della domenica uscirono con titoli allarmanti: "Guerra alla partita!"
e "Bomba a mano sul football!" i più ricorrenti. continua