martedì 19 giugno 2018

La storia del Millwall 26 - 1965/1966 (1° parte)

Raggiunta la tanto agognata, e assolutamente non scontata, promozione in Third Division, il manager Billy Gray ritornò sulla sua intenzione di abbandonare il mondo del calcio, e decise di rimanere con il Millwall per tentare una nuova impresa. La rosa della squadra, mantenuta sostanzialmente invariata nella propria ossatura, fu rinforzata da due prestigiosi arrivi: l'attaccante George Jacks dal Q.P.R. e Bill Dodgin proveniente dal Fulham. Dodgin, roccioso ed esperto difensore, aveva anche il compito di affiancare Gray nella preparazione atletica della squadra. Il Millwall cominciò la stagione superando al Den il Workington con il punteggio di 2-0. Match da ricordare per una novità assoluta: la prima sostituzione durante una partita. Jacks, infatti, entrò nel secondo tempo al posto dell'infortunato Jones. Nelle prime sei partite, la porta del Millwall rimase inviolata in ben cinque occasioni. Merito di una difesa attenta e molto organizzata, composta da Gilchrist, Cripps, Snowdon e Wilson, ma soprattutto grazie alle grandi parate di Alex Stepney, ormai nel mirino dei grandi club d'Inghilterra e anche, nonostante militasse in Terza Divisione, della nazionale inglese. Proprio nella metà degli anni sessanta, cominciò a diffondersi alle partite del Millwall un fenomeno nuovo e assai preoccupante: gli Hooligans. Il pubblico del Den era sempre stato caldo e visceralmente innamorato della propria squadra, a volte fino all'eccesso. Lo stadio sulla Cold Blow Lane deteneva il poco invidiabile primato di turni di squalifica, ma dovuti più che altro ad invasioni del terreno di gioco, senza alcuna conseguenza per giocatori e tifosi avversari (molto pochi per la verità). Non parliamo poi di coltelli, bastoni e quant'altro, assolutamente sconosciuti all'epoca. Inoltre gravi episodi di violenza in trasferta non se ne ebbero fino, appunto, a quel fatidico 6 Novembre 1965. Il Millwall era di scena al Griffin Park, stadio del Brentford. Dopo il gol di Curran che portava in vantaggio i Leoni 2-1, dal settore festante dei tifosi del Millwall fu scaraventata una bomba a mano nell'area di rigore dei padroni di casa. Il portiere biancorosso Chic Brodie raccolse l'ordigno, fortunatamente innocuo, e lo gettò nella rete della propria porta. Un inserviente addetto al campo raccolse la granata, la mise in un secchio pieno di sabbia e la portò alla vicina stazione di Polizia dove venne appurata l'assoluta non pericolosità dell'oggetto in questione. La maggior parte della gente presente allo stadio non si accorse di nulla, ma l'indomani i giornali della domenica uscirono con titoli allarmanti: "Guerra alla partita!" e "Bomba a mano sul football!" i più ricorrenti. continua

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