venerdì 31 maggio 2013

La storia del Millwall 3 - La costruzione del "The Den"

Nei primi 25 anni di vita, il Millwall aveva girovagato per diversi campi della Isle of Dogs. Nasceva dunque l'esigenza di trovare un impianto fisso in cui disputare la proprie gare casalinghe. Tom Thorne, il direttore in carica, approvò il progetto dell'architetto Archibald Leitch e affidò la costruzione dello stadio ai famosi costruttori Humphries di Knightsbridge: il costo totale si aggirava intorno alle 10.000 sterline. L'unico terreno edificabile si trovava a New Cross, SE14, sulla costa opposta a quella della Isle of Dogs. Il nome prescelto per la "casa" del Millwall fu "The Den", la tana, niente di più appropriato per una squadra di "leoni". L'incontro inaugurale fu disputato sabato 22 ottobre 1910 contro il Brighton & Hove Albion, che era campione in carica della Southern League. I Seagulls rovinarono il battesimo del "Den" imponendosi per una rete a zero. La cerimonia inaugurale registrò un altro curioso contrattempo. Lord Kinnaird, presidente della Football Association, aveva sbagliato strada ed era finito sulla Canterbury Road (oggi Ilderton Road). Fu prelevato letteralmente di peso e portato sul luogo esatto della cerimonia, nella Cold Blow Lane. Dopo un breve discorso di rito, condusse finalmente i giocatori sul terreno di gioco. Prima del calcio d'inizio fu scoperta una statua in ottone che raffigurava un leone, su cui era incisa la scritta: "We Will Never Turn Our Backs To The Enemy" (Non volteremo mai le spalle al nemico). Questo divenne il motto del club. Comunque già nella prima e nella seconda edizione del manuale ufficiale del club, pubblicato dal 1908, si leggeva lo slogan: "We Fear No Foe, Where E' Re We Go" (Non abbiamo paura del nemico, gli andiamo incontro). Nacque allora il famoso "Millwall Roar", il ruggito del Millwall. I tifosi ruggivano letteralmente per la loro squadra dall'inizio alla fine della partita, e questo appoggio così caloroso era considerato dai giocatori quasi come un gol già segnato.

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