domenica 26 giugno 2016

La storia del Millwall 7 - Anni difficili

Ancora più problematica di quella precedente, fu la stagione 1947/1948. La vendita di Fenton al Charlton Athletic per 5.000 sterline (un record per entrambi i club), lasciò un vuoto in mezzo al campo, mentre il grave infortunio di Brolly privò la difesa del suo pilastro. In casa, il ruolino di marcia fu esattamente identico a quello dell'anno precedente: sette vittorie, sette pareggi e sette sconfitte. In trasferta, invece, le cose andarono male e il Millwall vinse solamente in due occasioni. Una delle partite in casa venne disputata sul campo del Crystal Palace, visto che la Football Association aveva disposto la chiusura del Den a causa della gravi intemperanze dei tifosi. Anche se la stagione si chiuse con una spettacolare vittoria per 6-2 sul campo del Coventry City, la retrocessione non poté essere evitata. Millwall e Doncaster finirono appaiati a 29 punti , ma i Leoni scesero in Terza Divisione a causa della peggiore differenza reti. D'altronde il Millwall fu travolto in più di una occasione, subendo anche passivi pesantissimi. A metà campionato subì ben 16 gol in tre incontri, perdendo in successione 6-0, 5-2 e 5-1. L'attacco segnò solamente 44 gol, veramente pochi per quel periodo, e il miglior marcatore della squadra fu Jimmy Jinks con appena otto centri, uno in meno dell'anno prima. Come spesso accade nel calcio, la retrocessione porta un cambiamento di manager. La decisione di rinominare Charlie Hewitt , fu presa con la speranza concreta che il tecnico sarebbe stato in grado di ripetere le brillanti prestazioni del passato, dal 1936 allo scoppio della guerra. Ma come tutti i club appena retrocessi, il Millwall dovette ben presto scoprire le difficoltà e la durezza della serie inferiore. Le speranze di un'immediata promozione svanirono quasi subito, nonostante la buona stagione disputata dal Millwall, che si piazzò all'ottavo posto in classifica, diciassette punti dietro allo Swansea City campione. Tra i giocatori, si misero in evidenza il solito Brolly, che tornò al centro della difesa dopo un lungo infortunio, John Short, ex Leeds United, e, soprattutto, Jimmy Constantine, ex attaccante del Bury, che presto divenne un idolo del Den. Constantine saltò solamente un incontro, segnando venticinque gol tra campionato e coppa. Solo in due occasioni i suoi gol non permisero al Millwall di rimanere imbattuto. Il Millwall, spesso temuto per la sua fama di giant-killer, non fece molta strada in F.A. Cup. Dopo aver eliminato i dilettanti del Tooting in un match tiratissimo, venne eliminato già al secondo turno, perdendo 3-2 contro il Crewe Alexandra.

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