domenica 19 giugno 2016

La storia del Millwall 6 - Il primo dopoguerra

"Alzatevi come leoni dopo il sonno" ha scritto il poeta Percy Bysshe Shelley. I poeti non sono troppo di casa  nel Sud Est di Londra, ma il Millwall recepì perfettamente questa esortazione. Il club fu particolarmente colpito dalla Seconda Guerra Mondiale, non solo con la distruzione dello stadio ma anche con la morte di molti giovani giocatori. In più altri elementi importanti abbandonarono la squadra: il grande cannoniere Dave Mangnall, che aveva fatto sognare il Den con i suoi gol, si trasferì al Queen's Park Rangers per fare l'allenatore, mentre Reg Smith, che nonostante militasse in una squadra di terza divisione era stato convocato più volte dall'Inghilterra, si ritirò dall'attività agonistica. E, come lui, molti altri smisero di giocare. Della formazione del Millwall anteguerra rimasero solo Benny Fenton e l'irlandese Tom Brolly. Quest'ultimo fu il miglior giocatore dei Leoni in quel periodo. Il manager scelto per la rinascita fu Jack Cock, che aveva militato nel Millwall come giocatore. Cock, persona disincantata e realista, sapeva quello che lo aspettava, la situazione era tutt'altro che facile. Nella stagione 1946/47 il Millwall si salvò a stento dalla retrocessione in Terza Divisione. Al Den regnò l'equilibrio: nelle ventuno gare giocate , furono sette le vittorie, sette i pareggi e sette le sconfitte. Il Millwall riuscì ad ottenere punti preziosi fuori casa e terminò il campionato al diciottesimo posto. Una delle delusioni più cocenti si verificò nel terzo turno della F.A. Cup quando il mediocre Port Vale espugnò il Den imponendosi con un fragoroso 3-0. I tifosi non presero molto bene questa debacle e assediarono i giocatori negli spogliatoi fino a tarda notte.

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