giovedì 12 gennaio 2017

La storia del Millwall 18 - 1958/1959 & 1959/1960

Una sequenza di sei vittorie e un pareggio nei primi mesi della stagione 1958-1959 portò il Millwall al secondo posto nella Fourth Division appena nata. Quando a novembre arrivò una bella vittoria a York per 5-2, le prospettive e le speranze per un campionato di vertice erano ancora intatte. Una settimana più tardi, tuttavia, il punteggio si invertì: il Millwall perse 5-2 contro il Worcester City (che nel turno successivo farà fuori niente meno che il Liverpool) e fu eliminato dalla Coppa. Da quel momento ci fu un lento e inesorabile  declino. Nelle successive dodici partite i Leoni collezionarono solo dieci punti e scivolarono a metà classifica. I grandi sforzi volti a trovare una squadra vincente indussero il manager Jimmy Seed a far debuttare quattordici nuovi giocatori. Tra questi si misero in evidenza Joe Broadfoot, ala diciottenne, e Dave Harper, centro mediano di diciannove anni. Il Millwall chiuse al nono posto in classifica. Presto, però, il vecchio  Seed rinunciò all'incarico e non fu una sorpresa: aveva più di 60 anni ed era nel calcio da ormai quaranta (il periodo migliore come manager lo ebbe al Charlton Athletic). Seed fu sostituito da Reg Smith che aveva giocato con il Millwall negli anni trenta. Dopo la guerra, Reg aveva allenato in Scozia, Falkirk e Dundee United. Aveva poi avuto contatti con il solito Charlton, ma alla fine aveva optato per il club della Cold Blow Lane. L'inizio di Smith fu scoppiettante. Nelle prime diciannove partite del campionato 1959-1960 il Millwall rimase imbattuto, eguagliando il record del Liverpool, mai sconfitto, appunto, fino alla 20° giornata. Di queste diciannove partite, ben undici terminarono con un pareggio grazie ad una difesa impenetrabile, che aveva il suo punto di forza in Reg Davies, proveniente dal Walsall, miglior portiere del club dopo la partenza di Finlayson. Fu il Notts County ad interrompere la serie positiva del Millwall, battendolo per 2-1 nonostante le straordinarie parate di Davies, che neutralizzò anche un penalty. Una settimana più tardi ci fu il "Dramma di Bath": nel primo turno della F.A. Cup i leoni furono battuti 3-1 dal modestissimo Bath City, formazione di non-league e uscirono mestamente dalla manifestazione. Per completare un pomeriggio così triste ci fu anche il grave infortunio di Joe Wilson, che era arrivato in estate dal Celtic di Glasgow. Il Millwall, comprensibilmente sotto shock, rimase comunque in corsa per la promozione fino alla fine grazie soprattutto ai gol dei suoi attaccanti più forti, il giovane Broadfoot e il veterano Alf Ackerman. Il fittissimo calendario della Quarta Divisione, però, risultò fatale al Millwall. A causa di diversi recuperi, i Leoni giocarono molti match a distanza ravvicinata proprio nella parte decisiva della stagione. Dopo aver battuto il Torquat United nel giorno del Venerdì Santo, i giocatori affrontarono un lungo viaggio a Crewe dove furono sconfitti 2-0 appena il giorno dopo l'incontro del Den. Poi il lunedì, sul campo del Torquay, solo un rigore parato da Davies evitò una nuova sconfitta (tre partite in soli quattro giorni! Oggi sarebbe impensabile...).  Cinque giorni dopo il Millwall regalò un'altra incredibile pagina di storia. Sotto di un gol contro il Chester City a venti minuti dalla fine, fu trascinato dal suo veemente pubblico e vinse 7-1! Ma la stanchezza si fece sentire e due giorni più tardi ci fu la decisiva sconfitta di Southport. Il Watford riuscì ad approfittarne e si piazzò al quarto posto, ultima posizione utile per la promozione. Smith ebbe comunque la soddisfazione di vedere la sua squadra segnare 84 volte in quaranta partite su quarantasei, con Ackerman miglior marcatore con 18 gol, seguito da Barry Pierce, 17, Broadfoot, 15, e Wilson con 11 reti. Nonostante l'oblio della Fourth Division, il Millwall non perse mai il suo caldo e generoso pubblico: la media spettatori fu altissima, 15.000 presenze, a dimostrazione che la gente del Den era un punto fermo su cui poter sempre contare.

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