"Uno scandalo in diretta nazionale. Questo rappresentò l'incontro del sesto turno di Coppa d'Inghilterra tra Luton Town e Millwall, svoltosi una sera del marzo 1985. Una sfida sentitissima, tra due squadre dal passato povero di successi ma vogliose di imprimere il loro marchio sulla mappa del calcio inglese. Purtroppo ci riuscirono, però solo a causa degli episodi extra-calcistici che caratterizzarono quella partita. Incidenti di una certa gravità erano già occorsi prima dell'inizio della sfida, con la polizia locale che a fatica era riuscita a far sistemare nel loro settore il nutrito contingente di tifosi del Millwall, focosa tifoseria del Sud di Londra. Non contenti, i sostenitori dei Lions trasferirono all'interno dell'impianto tutta la loro "esuberanza", esibendosi in gite sul campo da gioco che portarono a un rinvio di 25 minuti del calcio d'avvio. Ma il peggio doveva ancora venire. A dieci minuti dalla fine del match, con il Millwall sotto per 1-0, i supporters londinesi pensarono bene di invadere in massa il terreno del Kenilworth Road (allora non ancora in sintetico come capitò dall'estate di quell'anno fino al 1991). Ne seguirono minuti di caos totale. Gli scontri tra la polizia e i tifosi furono molto cruenti, tanto che l'arbitro si vide costretto a porre anzitempo termine alla partita. Dopo il fischio finale le pessime scene trasmesse in diretta nazionale continuarono, con centinaia di hooligans dei Lions impegnati a devastare le tribune dell'impianto del Luton, usando le decine di seggiolini divelti come armi improprie da lanciare contro tifosi avversari e polizia. In un secondo momento a vedersela brutta furono le abitazioni e le automobili che si trovavano nei pressi dello stadio. Insomma, fu una notte di pura follia."
(Luca Manes, Made in England, 2008)
(Luca Manes, Made in England, 2008)
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