Il nostro Joe Hardy, in trasferta a Londra, ci racconta della sua esperienza al Griffin Park:
"Brentford-Millwall, 16 luglio 2013. Un clima estivo fa da sfondo a questo derby londinese fra Bees e Lions. Dal centro di Londra saliamo sulla Piccadilly Line in direzione Heathrow (West London). Come consigliatoci da "The football grounds guide" (un'eccellente opera sugli stadi della terra d'Albione), scendiamo alla fermata di South Ealing. Da lì ci aspetta una bella camminata per le vie del quartiere prima di arrivare al Griffin Park, lo stadio dove gli amati Leoni affronteranno i padroni di casa del Brentford. Prima del match è d'obbligo una visita al Griffin, storico pub locale dove i tifosi delle rispettive squadre bevono e chiacchierano amichevolmente. Dopo una quindicina di minuti iniziamo a dirigerci verso il Brook Road End, il settore riservato agli ospiti; acquistiamo, a sole 5 sterline, il biglietto per l'anello inferiore dove, con immenso e gradito stupore, non troviamo ad attenderci i moderni seggiolini numerati, ma le care e vecchie terraces. Ci si sente catapultati indietro nel tempo, ai mitici anni '70, quando le gradinate la facevano da padrone. Peccato per i pillars che in alcuni punti ostruiscono la visuale del terreno di gioco, ma anch'essi hanno il loro fascino. Inizia il match e subito sale il coro "No one likes us we don't care", per rimarcare che noi Dockers pretendiamo il 100% dagli undici in campo anche in partite amichevoli. Primo tempo godibile, giocato prevalentemente a centrocampo, con i nostri tifosi che sugli spalti si fanno sentire con i classici cori secchi. Le squadre vanno negli spogliatoi in parità. Nell'intervallo il manager Steve Lomas rivoluziona la squadra e dopo neanche un minuto il Brentford va in vantaggio. Il Millwall accusa il colpo e fatica a riorganizzarsi. Dopo alcune occasioni mancate dai nostri arriva il raddoppio dei locali, che triplicheranno a tempo praticamente scaduto. Al momento dell'uscita delle squadre dal rettangolo verde c'è una vera e propria ovazione per Super Neil Harris. A fine partita l'amarezza è tanta; ci si reca di nuovo al Griffin per una bevuta post match, sempre orgogliosi di tifare il leggendario Millwall".
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